…che probabilmente risale ai primi del ‘900 ma sicuramente, considerando la presenza della vecchia stazione Centrale, ad un anno precedente al 1931, anno della sua demolizione.
Considerando la dimensione forzatamente ridotta per la pubblicazione ho pensato che potesse far piacere poter scaricare una versione un po’ più grande (circa 700 pixel per lato), semplicemente cliccando qui.
Ma passiamo a guardare le principali “differenze” rispetto ad oggi. Sono tantissime, per cui elenco solamenente quelle di maggior rilievo, invitando chiunque ad evidenziare nei commenti particolarità a cui non farò menzione.
- il fabbricato della stazione Centrale è ancora quello vecchio, collocato tra l’attuale piazza della Repubblica e l’inizio di via Vittor Pisani (con la presenza della piazza Miani)
- al posto dell’attuale stazione Centrale c’era il Trotter Italiano
- il naviglio della Martesana scorreva lungo tutta la via Melchiorre Gioia, passava sotto i Bastioni di Porta Nuova e percorrendo la via San Marco arrivava al laghetto davanti all’omonoma chiesa
- la via Filippo Turati si chiamava via Principe Umberto
- la stazione di Porta Garibaldi era uno scalo merci e la dogana – in via Mechiorre Gioia – è l’attuale caserma della Guardia di Finanza
- via Fara si chiamava ancora via Galileo Galilei ed era il proseguimento del tratto che ancora oggi si chiama così (anche se in corrispondenza del tunnel sotto i binari della stazione Centrale, effettuava una leggera curvatura)
- la via Vincenzo Viviani (oggi parallela di viale della Liberazione che termina all’angolo di via Antonio Bordoni) proseguiva con un tratto curvo attraverso via M.Gioia e si raccordava con l’attuale via Francesco Restelli dove dalla cartina si evince che una volta passassero dei treni in superficie
- via Pola e via adiacenti sono abbozzate come disegno, ma senza alcuna indicazione del toponimo
Bene, penso che per gli appassionati ce ne sia fino al prossimo appuntamento; se qualcuno avesse materiale simile, possibilmente con l’indicazione dell’anno, e desiderasse vederlo pubblicato, non ha che da inviarmi una mail con allegata la scansione della fotografia o della piantina.
Il cambio della denominazione dei viali di circonvallazione è stata fatta nella metà degli anni ’20 del novecento. Quindi la piantina è riferibile agli anni precedenti alla Prima Guerra Mondiale.
Proprio oggi, nell’articolo relativo a piazzale Corvetto, si fa riferimento ai cambi toponomastici che sono avvenuti sui viali della circonvallazione. Non solo, come scritto nell’articolo, viale Romagna, Campania e gli altri si chiamavano tutti viale Lombardia, ma anche nella zona nord, per esempio, non esisteva il viale Lunigiana che era sempre viale Marche…
direi che la cartina è stata realizzata in un periodo compreso tra il 1872 e il 1886. sono infatti indicati gli stabilimenti della pirelli, il cui nucleo originario era in via fabio filzi, e la elvetica che diverrà breda da 1886. manca ancora l’indicazione della tecnomasio, in via de castiglia, meglio nota come abb; i resti della abb dopo i bomardamenti del ’43-’44 diverranno la tanto discussa “stecca degli artigiani, abbattuta qualche tempo fa per fare posto a nuovi palazzi. E l’evoluzione continua…