Chissà se gli avventori di McDonald in piazzale Loreto – quando sono seduti lì a mangiare un BigMac – sanno che cosa è successo in quel preciso punto un po’ di anni fa e precisamente “quel” 29 aprile del 1945…
Quasi sessantacinque anni sono passati, e il tempo anche se non cancella i ricordi, probabilmente li sbiadisce. Lì, al posto dello stabile c’era un distributore che improvvisamente diventò famoso in tutto il mondo, perché la fotografia che ritraeva i corpi appesi a testa in giù di Benito Mussolini, Claretta Petacci, Alessandro Pavolini, Achille Starace e altri esponenti della R.S.I. (la Repubblica Sociale Italiana) fece il giro del mondo e ancora oggi, grazie a Internet è visibile in tutta la sua crudezza.
Non è mia intenzione parlare di politica, ma per chi desidera approfondire l’argomento è possibile consultare una fonte normalmente attendibile e non di parte: Wikipedia. Avviso che le immagini presentate in Wikipedia sono “forti”, tanto che la stessa enciclopedia avverte: “alcuni dei contenuti di questa pagina potrebbero urtare la sensibilità di chi legge”.
A noi però in questo momento interessa vedere come era diverso piazzale Loreto qualche anno fa. E più che le parole a volte valgono le immagini. La seconda fotografia ci presenta un piazzale ordinato, con le aiuole curate, un traffico accettabile, molti mezzi pubblici, insomma un generale senso di “ok, sta funzionando tutto bene”. E’ vero che la cartolina è del 1952, ma probabimente Milano e in particolare alcuni nodi “critici” non sono ancora oggi dimensionati a supportare tutto il traffico che “pretende” di entrare in città.
Senza contare – piaga molto dolente – i parcheggi selvaggi alla “me ne frego di tutti” che molti automobilisti, spesso dotati di autovetture oltremodo ingombranti, attuano senza preoccuparsi troppo dei pedoni, soprattutto se disabili.
La terza immagine mostra l’albergo Loreto, che a mio parere si inserisce in un modo molto più armonioso nel contesto ambientale rispetto allo stabile che è presente ai giorni nostri. La curvatura della facciata era coerente con il profilo della strada e del marciapiede, mentre il palazzo attuale ha uno spigolo “inserito a forza” nel contesto… non me ne voglia l’architetto, ma fateci caso magari guardandolo in prospettiva con Microsoft Maps o Google Earth.
Ciao! Non riesco ad “orientare” le foto: l’Albergo Loreto adesso dove si troverebbe? Dal lato sinistro della piazza o dal lato destro, venendo da Corso Buenos Aires?
L’albergo era compreso tra il viale Abruzzi e la via Nicola Porpora. Oggi al suo posto c’è un palazzo a vetri scuri.
Quindi uscendo da corso Buenos Aires l’albergo si troverebbe sulla destra.
Ok chiaro, grazie! Infatti, nella seconda foto in primo piano si vede l’insegna del distributore, che si trovava come dici all’imbocco di Corso BS.
Ciao, gran bel sito (peccato solo per le foto, troppo piccole…)
L’edificio che ha sostituito l’albergo Loreto é davvero un obbrobrio, me ne voglia pure l’architetto… E come dici tu é inserito “a forza” nel contesto. E’ interessante il fatto che il palazzo con la cupola che si vede nella prima fotografia é ancora al suo posto.
Purtoppo Piazzale Loreto, ha cominciato ad essere “stuprata” ben prima, con la perdita della forma originale (un cerchio perfetto).
L’orrendo edificio in oggetto non è stato che l’ultima goccia (e a ben guardare, forse la più grave), nel mare di scempiaggini compiute in quel luogo.
Se ben ricordo…..non ricordo, pur essendoci passato per anni di aver mai visto l’hotel Loreto, infatti, appena mi è capitato di vedere qualche cartolina mi sono stupito….io ho in mente solo un cantiere eterno su quell’angolo…anche se inconsciamente ho presente qualcosa in muratura di quel tipo, ma ero troppo piccolo per avere un’idea precisa ….. certo che ce ne hanno messo di anni per fare quella “cosa” nera…al limite sarebbe stato pittoresco restaurare e riadattare quel tipo di architettura “regime-razionalista”.
Penso comunque che l’idea generale alla fine della guerra fosse di liberarsi di tali architetture…quante case del fascio sono state abbandonate, lasciate marcire e quindi abbattute nel nome della normalizzazione….ad esempio, chissà che effetto avrebbe fatto quella torre eretta in piazzale delle Milizie se fosse stata completata (era ancora in costruzione, vero?)….stranamente, invece, alcune strutture sono state mantenute come a Villapizzone, dove si è installata la Polizia o in Piazza Cantore, dove addirittura si era installato il PCI (o almeno mi sembra)…ma sono i misteri della città…..
Un fatto assodato è che la città (o meglio le autorità e le finanziarie) aborre il vuoto (e l’erba)…tutte le volte che vedo foto degli anni venti-trenta di Città Studi mi si stringe il cuore…frequentavo il Giuriati negli anni cinquanta e ancora ho in mente gli innumerevoli spazi verdi dove piccole società al sabato e alla domenica organizzavano tornei calcistici…..e dove i ragazzini negli altri giorni scorrazzavano allegri.
Chi erano i componenti dell’associazione che bloccò lo sfruttamento edilizio intensivo della vecchia Piazza d’Armi a favore del Parco? Evochiamoli…intensamente…perché proteggano le varie aree verdi del Parco sud tanto bramate dalle Immobiliare ( o quella Immobiliare?) e che l’area della futuribile Expo possa rimanere in gran parte verde…ma ne dubito…. I danee hinn danee a gh’è nient de fà…..
Guarda com’era, almeno planimetricamente Piazzale Loreto nel 1914…

Curiosamente la foto aerea del 1965 vede ancora presente l’albergo, mentre la CTC (che dalla foto dovrebbe derivare) vede sparito l’edificio.
Ciò data con ragionevole precisione al 1965 la demolizione dell’edificio.
L’area di sedime è rimasta vuota per oltre vent’anni: dobbiamo attendere la CTC del ’90 perchè compaia la schifezza attualmente prtesente.
Mi chiedo perchè non si sia voluta riprendere la forma del vecchio edificio (o più facilmente i progettisti del nuovo edificio non sapevano cosa ci fosse in precedenza).
mi piacerebbe vedere quache foto della torre di piazzale delle milizie e sapere a cosa serviva.grazie
Su Skyscrapercity (di solito trovano di tutto) non sono riusciti a trovare immagini di tale torre.
Costruita nel periodo fascista, presumo come sede di una delle varie associazioni connesse al regime, fu demolita nel 1969, dopo che era stata occupata da esponenti del MSI.
In rete si trovano solo immagini aeree (vedi ad esempio il portale cartografico del comune di milano).
Se trovi qualcosa vinci un pubblico ringraziamento da parte dei forumers di Skyscrapercity.
Sono curioso anch’io…..era sì un rudere oramai….ma è mai stata, quella torre, una costruzione completa e fruibile?
Essendoci solo quella circonvallazione, al tempo, ci sono passato spesso davanti …o in filobus o in auto, ma sia i miei zii sia i miei genitori, che pure erano vissuti nel ventennio, pur indicandola, non mi hanno mai saputo chiarire alcunché…..Grazie per eventuali spiegazioni e magari una o più foto che non sia degli anni ’60…quasi un parco archeologico……
Mi riferisco alla foto della fine di C.so B.Aires. Mi ha fatto molto piacere rivedere immagini della mia infanzia. Ricordo quel distributore dove mio padre portava la balilla a lavare, prima che diventasse famoso per i fatti del 29.04.1945 e che io ho visto direttamente all’età di 10anni passando con mio padre dalla parte opposta del Corso. Tralascio di commentare, ci hanno pensato già in tanti alti. Devo fare notare che nello stesso luogo furono fucilati credo nell’agosto del ’44 alcuni partigiani. Il monumento in ricordo però è stato posizionato sulla fine del parterre di via Andrea Doria.
Il ricordo dei quindici martiri è certamente ancora vivo, come testimoniano moltissimi siti internet che ne parlano ancora oggi.
Segnalo tra gli altri questo dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) e anche questo, che fra l’altro mostra l’immagine del monumento a cui si fa riferimento nel commento precedente.
Segnalo infine questo’ultimo sito da cui è anche possibile scaricare il libro in fromato digitale (pdf) “Alle fronde dei salici” a cura di Roberto Cenati e Antonio Quatela che tratta esaustivamente l’argomento.
Il titolo fa ovviamente riferimento alla poesia di Salvatore Quasimodo pubblicata nel 1945.
Dei quindici martiri esiste ( a mia memoria) una sola ed unica foto, che li vede ammassati davanti ad uno steccato di legno. Perdonate la mia maniacale ricerca di precisione, ma qualcuno sa ESATTAMENTE dove potesse essere ubicata? per esempio, gurdando la foto del distributore ( che mi sembra antecedente ai fatti del 1944 e a quelli successivi del 1945 ) si può individuare tale steccato?? o forse non era a ridosso al distributore, bensì all’inizio di via Andrea Doria, dove oggi sorge il monumento. Ad una celebrazione del 10.08 di qualche anno fa, conobbi ( e fu davvero una grande emozione ) la nipote di Libero Temolo , uno dei 15 trucidati ( e forse quello più ricordato, si aper l’impegno politico che per il biglietto d’addio scritto ai familiari..) : nemmeno le seppe dirmi ESATTAMENTE dove fosse quel mucchio di corpi vigliaccamente assassinati.
stefano
Scusa se mi intrometto…non sono un granchè come storico-fisionomista-fotografo…ma leggendo il tuo scritto e avendo in questo periodo raccolto e visto tante foto di Milano ne ho cercata una scattata da un ricognitore americano il giorno stesso o il giorno dopo (mi sembra) del linciaggio dei gerarchi fascisti….ebbene vista a occhio sembrerebbe che rasente al distributore ci sia una palizzata che poi gira in via Doria formando quasi un isolato…il che visto così corrisponderebbe al punto dove oggi hanno eretto il monumento ai 15 martiri partigiani…per cui dovrebbe essere stato posto proprio nel punto gli scherani avevano esposto a ludibrio i corpi…..
E’ solo un’impressione….
Agostino
All’epoca avevo 12 anni e vidi di persona i 15 poveri fucilati ai quali ci si poteva avvicinare finoa 15-20 metri.
Dietro la foto del distributore si vede unmuro che va verso via Doria,quel muro,pocodopo diventa uno steccato di legno con incollati manifesti di teatro e gira poi per 20-25 metri in via Doria.
I partigiani vennero fucilati davanti allo steccato dalla parte che guarda piazzale loreto e quindi all’angolo esatto tra via Doria ed il piazzale.
Lì infatti venne eretto il primo cippo commemorativo che poi,dovendosi costruire una casa fu spostato di pochissimi metri e cioè nel punto in cui sorge adesso il monumento che l’ha sostituito.
Tanto ho visto e tanto ricordo come fosse ieri.
Questo mi conferma quello che avevo affermato io in precedenza e che cioè che il cippo attuale non si trova nell’esatta posizione dove fu effettuata l’esecuzuione. Infatti è sempre stato affermato che Mussolini e i gerarchi furono portati nello stesso posto dove avvenne la fucilazione dei partigiani e cioè la stazione di servizio dove adesso c’è il McDonald.