Il desiderio di sviluppare costruzioni con altezze sempre più imponenti è una caratteristica dell’uomo che ha origini molto lontane: esistono tuttora esempi di innalzamento verso il cielo estremamente antichi, anche cinque millenni o forse più, come le piramidi egiziane o i più recenti (solo quattro millenni…) nuraghi sardi.
La storia delle torri, a Milano, nasce decisamente in tempi a noi più vicini e se tralasciamo la Torre del Filarete originale che svettava sul Castello Sforzesco (e che crollò nel 1521 a seguito di un’esplosione) bisogna attendere la fine dell’800 per assistere alla costruzione di opere con un marcato sviluppo verticale.
Certo, c’erano – e alcune ci sono ancora – torri più antiche per lo più integrate in palazzi, come la torre del Sale in via Conca del Naviglio (che allora era sdoppiata in via Olocati e via Vallone), la torre civica nel Palazzo dei Giureconsulti o ancora la torre dei Gorani in via Brisa, ma nessuna di queste aveva una carattere così particolare come le due torri che hanno arricchito il nostro parco Sempione.
Per carattere “particolare” intendo una costruzione realizzata non tanto a scopi abitativi, difensivi, di avvistamento o come simbolo di un rango sociale più elevato – come fu per tutte le torri precedenti – bensì come pura e semplice dimostrazione delle capacità tecnologiche raggiungibili (ovviamente rapportate all’epoca a cui fanno riferimento).
Stiamo parlando delle cosiddette “torri belvedere”.
Non dimentichiamo che anche nel resto del mondo era iniziata la “corsa verso l’alto”: Gustave Eiffel inaugurò negli stessi anni (per la precisione nel 1889) la torre a Parigi che da lui prese il nome e che tuttora è uno dei simboli più importanti della capitale francese.
Vedremo fra poco che in realtà Milano ebbe una ulteriore torre panoramica, precedente alle altre due, sebbene questa prima torre abbia avuto vita breve; inoltre, a differenza delle successive, non era ubicata al Parco Sempione che, lo ricordiamo, fino al volgere del XIX secolo era ancora zona militare.
Il Castello Sforzesco e la piazza d’Armi furono ceduti ufficialmente alla municipalità, con tanto di cerimonia, dalle autorità militari il giorno 25 novembre del 1893.
Ma già nel luglio del 1891 iniziano i lavori per la realizzazione del Parco Sempione, allora area ancora adibita a piazza d’Armi, sulla base del progetto di Emilio Alemagna, al quale è dedicato proprio il viale che dal termine di via Paleocapa conduce in piazza Sempione, con un tracciato, in parte, interno proprio al parco.
I lavori per la realizzazione del Parco Sempione proseguirono alacremente nei mesi successivi in previsione della manifestazione che si sarebbe tenuta, proprio nell’area della ex piazza d’Armi, dal 6 maggio al 6 novembre del 1894: le Esposizioni Riunite, una sorta di progenitrice della Fiera Campionaria.
Per l’occasione viene anche progettata e realizzata la Torre Stigler alta 40 metri (*), una vera e propria attrazione per il pubblico; la torre era dotata di un ascensore idraulico progettato dall’ingegnere Augusto Stigler, titolare dell’omonima Officina Meccanica di via Galileo 45 a Milano.
(*) Alcune fonti indicano altezze diverse dai 40 metri citati: il dato riportato è stato estratto da una pubblicità della stessa Stigler.
Purtroppo la si può ammirare ancora soltanto in qualche vecchia cartolina, come quella presentata in apertura di articolo, datata 1906, o in qualche rara fotografia come quella qui a lato. La Torre Stigler è stata demolita nel 1924, in quanto era divenuta ormai pericolante.
Ma il regime di quegli anni aveva già pensato a far realizzare una torre più bella, più moderna, più alta!
E fu così che nel 1933 (per essere precisi, l’inaugurazione avvenne il 10 agosto) vide la luce la nuova Torre Littoria, cioè quella che ancora oggi tutti noi ammiriamo a fianco della Triennale e che chiamiamo Torre Branca.
La Torre Branca è una costruzione in ferro alta ben 108,60 metri e anche se oggi questa altezza può far sorridere, è ancora una delle strutture più alte della città, nonostante la sua “posizione in classifica” scenda man mano che sorgono i nuovi grattacieli.
La torre fu progettata da Giò Ponti (architetto milanese, 1891-1979) e dispone di una piattaforma a base esagonale sulla sommità che permette una vista panoramica veramente piacevole; purtroppo (nonostante la salita sia a pagamento) il tempo di permanenza sulla cima è limitato (poco più di 5 minuti, forse 6) e i vetri chiusi e non sempre perfettamente puliti impediscono a chi si vuole cimentare con la propria reflex di effettuare scatti di qualità.
L’accesso fu chiuso nel 1972 a seguito – presumibilmente – di problemi di sicurezza, forse per la scarsa o nulla manutenzione degli anni precedenti; fu necessaria un’importante ristrutturazione voluta dalla società Fratelli Branca – da cui prese appunto il nome – per restituirla dopo un quarto di secolo ai suoi cittadini.
L’ascensore al suo interno è molto veloce e permette di raggiungere il belvedere in solo 90 secondi, tempo necessario per salire i 99 metri necessari; in effetti è lento se paragonato ai 40 secondi che servono per salire i 207 metri della Torre della Televisione (Fernsehturm) di Berlino… un’esperienza da provare, divertimento assicurato!!!
Nota: la Torre della Televisione, in prossimità di Alexander Platz, è alta 368 metri ma la salita è consentita solo fino al fantastico “pallone” che sembra attraversato dal corpo della torre; l’ascensore permette di raggiungere i due piani panoramici all’interno del “pallone” posizionato, appunto, a quota 207 metri.
Come promesso all’inizio dell’articolo, vediamo ora un’immagine della progenitrice della Torre Littoria, la prima Torre Stigler, che l’ingegnere realizzò per l’Esposizione del 1881 che si svolse presso i Giardini Pubblici, lungo i bastioni di Porta Venezia.
La torre aveva due piattaforme – una a 12 metri e l’altra quasi alla sommità – che potevano ospitare 160 persone; solo 40 per volta però potevano salire in cima grazie alle scale elicoidali o per mezzo di un innovativo elevatore a gas.
L’altezza era di ben 40 metri e sono sicuro che anche all’epoca – come oggi – si formavano le file per poter godere della vista di una città dall’alto…
speriamo che alla torre branca non ci mettano di fianco la ruota panoramica.Certo che l’ing stigler nè ha fatta di strada con gli ascensori….
Ruota…..
Me lo auguro anch’io…ma al peggio non c’è mai limite….sono stato a Londra alcune volte per lavoro e una da ragazzino, vedere durante l’ultima occasione, la ruota di fianco al Parlamento non è certo un bel spettacolo….per non parlare della ruota nella Place de la Concorde a Parigi. Da noi al parco pur uno sgorbio sarebbe un “meno peggio”, almeno i turisti girando per la città non la vedrebbero così spesso come capita in quelle metropoli….è deprimente sentire passando sui vari ponti: “Ohhh guarda il London’s Eye!!!” mentre intorno fra palazzi vittoriani e monumenti ce ne sarebbe da vendere….. Magari qualche assessore potrebbe pensare di metterla davanti al Carminati…”Ohhh te’l lì l’Oeugg de Milan!!!!” – Dio ce ne scampi…..
Torre “Littoria”
L’avevo proprio davanti alla vista da bambino, se mi affacciavo al balcone….mi ha sempre attirato insieme alla vista dell’Arco della Pace, pensare che poi, andando al Parco con i miei c’era sempre qualche scusa per non salirci: “C’è la coda….gh’hemm no temp!…..El costa…..L’è pericolos….” Tant’è che non ci sono ancora salito oggi…..Ma non è detto…anche se soffro di vertigini……
Per quanto concerne la torre Branca, ci sono salito il mese scorso e confermo il fatto che la permanenza in alto sia molto ridotta e che i vetri non siano il massimo, ma almeno si vede tutta la città dall’alto (in una giornata serena ma non troppo sono riuscito ad avvistare tranquillamente la torre Telecom di Rozzano)
La vista migliore dalla torre è quella sulla Piazza Sempione, della quale si coglie molto meglio l’equilibrio urbanistico che stando a terra.
La torre Stigler, come si nota nella foto, era ubicata quasi di fronte all’ingresso dell’arena. Non lontano da lì c’è la fontana dell’Acqua Marcia da cui sgorga acqua solforosa, ottagonale come le fontane di quel tipo (vedi piazza sant’Angelo), ma sto andando fuori tema…
A proposito di torri, chissà se qualcuno dei frequentatori di questo pregevole sito sa fornirmi informazioni, o addirittura documenti che mi aiutino a conoscere la storia di una torre alquanto misteriosa, detta “torre dell’Imperatore” di cui si hanno tracce in disegni, credo, del 15° secolo, epoca nella quale deve essere poi stata distrutta. La sua ubicazione, a guardare le piantine che la riportano doveva essere nella zona della darsena, tra la porta ticinese e la romana, appena al di là delle successive mura spagnole. Mi chiedevo che origini avesse e perché si chiamasse così. Un’ipotesi che avevo fatto era che fosse stata costruita in coincidenza con la distruzione di Milano ordinata dal Barbarossa ed eseguita dai comuni a sud della città, magari per consentire all’Imperatore stesso di verificare coi suoi occhi che Milano fosse stata effettivamente rasa al suolo tutta. Ci avrò azzeccato? Ho cannato in pieno?
Qualcuno mi può aiutare?
Grazie
Mauro
Si dice che la costruzione della Torre dell’Imperatore sia stata finanziata dall’imperatore bizantino Manuele Comneno nel XII secolo per aiutare i milanesi contro il Barbarossa, storico rivale. Nel 1598 circa è stata adibita a carcere per le streghe su iniziativa tra gli altri del cardinale Federico Borromeo. Nel 1778 (o 81) è stata distrutta. Dicono che portasse rogna e malocchio. La Torre dell’Imperatore era a guardia della pusterla della Chiusa (Via Vettabbia – Via Santa Croce), in un punto strategico perchè lì si poteva alzare o abbassare il livello dell’acqua del naviglio.
Questo è quello che so e che ho ricostruito da varie fonti.
Grazie Giorgio, molto interessante.
Probabilmente si trattava quindi di un punto di vedetta avanzato verso sud per avvertire dell’arrivo di truppe. Curioso comunque che abbia superato indenne la distruzione di Milano.
Altri contributi?
Devo segnalare una correzione: sulla base di questa fotografia, in cui compare la Stazione Centrale già completa e la Torre Stigler, la demolizione di quest’ultima non può essere avvenuta nel 1924.

Poichè il punto di ripresa sembra essere la Torre Littoria (ianugurata il 10/08/1933) è probabile che la demolizione della Torre Stigler sia avvenuta nel 1934 e non 1924 (quindi si tratterebbe di un banale refuso del sito storiadimilano?)
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Cerco conferme in merito alla data di demolizione della Torre Stigler
su skycrapercity è stata postata da Opus113 un bellissimo panorama
dell’Arco della Pace : la didascalia parla di Panorama dalla Torre Stigler
nell’immagine è presente un tram 28 che è entrato in servizio nel 1929
Inoltre in una foto panoramica dal torre Littoria si vede la stazione Centrale
credo che possa trattarsi di un refuso e che la demolizione sia avvenuta nel 1934.
se leggi il mio post del 10 luglio 2012 (giusto un paio sopra il tuo), vedrai che sono arrivato alla stessa conclusione.
ne avevamo anche parlato su Skyscrapercity e concordavamo con l’ipotesi 1934.
Presumo che l’immagine cui facevi riferimento sia questa:

Nel qual caso va anche aggiunto che la vettura “Carrelli” (o 28, che dir si voglia…) ha anche la porta posteriore (a occhio sembra una semiporta) per cui non possiamo che essere nei primi anni 30.
Esattamente, ma poi è verificabile anche dalla foto panoramica dalla Torre Littoria(oggi Branca) inaugurata nel 1933, nell’immagine si vede in lontananza la Staz. Centrale e la Torre Stigler è ancora in piedi, sulle mappe di Milano (Stagniweb) la torre è presente in quelle del 1930 e del 1933(probabile che la demolizione sia avvenuta in quell’anno)! qui il link(databile sicuramente dopo il 1933)

Comunque il punto di visione di questa foto NON è da una torre ma è da un pallone in quanto l’altezza data la prospettiva è troppo alta ! Condivido la Vostra datazione Ciao
ma ricordo che sopra la torre del Parco negli anni 68 c era un bar o sbaglio