Per molto tempo la città di Milano aveva come confine la cinta delle mura spagnole, ossia una fortificazione in muratura (le precedenti furono costruite anche in legno) che racchiudeva la città e solo in alcuni punti controllati, detti porte e pusterle, poteva avvenire il passaggio tra la città e l’esterno.
Durante il periodo del dominio austriaco, Giuseppe II nel 1782 attuò l’unione amministrativa delle cascine e dei borghi agricoli oltre la cinta dei bastioni, come stabilito da un decreto dell’imperatrice Maria Teresa, sua madre, nel 1757.
Tale unione prese il nome di “Corpi Santi”, in quanto una legge impediva la sepoltura dei defunti all’interno delle mura, e considerando che all’esterno venivano sepolti anche i Santi e i Martiri, fu scelto il toponimo “Corpi Santi”, a cui si aggiunse il suffisso “di Milano” in concomitanza con la seconda guerra d’indipendenza che portò alla costituzione del Regno d’Italia.