A tutti sarà venuto in mente in questo momento Giorgio Gaber e la sua “ballata del cerutti”, proprio perché nelle parole – che tutti dovrebbero conoscere, vista la popolarità della canzone – si dice “…gli amici al bar del Giambellino dicevan che era un mago…!”
Questa canzone del 1960 scritta dal “signor G” e da Umberto Simonetta serve per introdurre la fotografia che vedete qui a lato. Anche se “quasi” irriconoscibile, questa è piazza Napoli nel 1954, proprio all’angolo con la via Giambellino. Il toponimo “Giambellino” deriva dal nome del pittore italiano del rinascimento Giovanni Bellini (Venezia, 1430 – 1516), detto anche Giambellino.