Vecchia Milano è un blog informativo, senza fine di lucro. Lo scopo che si prefigge è quello di diffondere la conoscenza di una città certamente fra le più importanti d’Italia, non solo in termini artistici, ma soprattutto storici.
Per raggiungere questo obiettivo vengono pubblicati articoli realizzati in autonomia, dopo aver studiato libri e documentazione acquistata o reperibile normalmente in Internet da fonti autorizzate alla loro diffusione, come – a puro titolo di esempio non esaustivo – Google Books o Wikipedia.
Anche per le immagini e le fotografie d’epoca che inevitabilmente devono corredare articoli come quelli proposti, si vuole operare nel rispetto dei limiti imposti dalle norme relative al Copyright, pertanto si procede alla pubblicazione di quel materiale di cui non si è reperita – principalmente tramite Internet – alcune informazione relativa ai diritti d’utilizzo o dove tale informazioni concedono esplicitamente il diritto all’uso, come per esempio il materiale coperto dalla licenza Creative Commons.
Normalmente si ricercano immagini idonee per la pubblicazione nel circuito del pubblico dominio, ossia si riutilizzano file per i quali il Copyright è scaduto, normalmente perché sono trascorsi oltre 70 anni dalla morte dell’autore.
Ciò premesso, può ovviamente accadere che la pubblicazione di qualche contributo violi le norme vigenti. Fermo restando che ogni violazione accertata in tal senso non deve certamente considerarsi volontaria, si dichiara fin d’ora che nel caso in cui l’avente diritto ritenga lesi i propri diritti, sarà sufficiente una comunicazione al nostro indirizzo di posta per far rimuovere l’oggetto in questione dalla pubblicazione nel più breve tempo possibile.
Nel dicembre 2007, il Parlamento italiano, su proposta della Commissione Cultura della Camera presieduta da Pietro Folena, ha approvato il contestato comma 1 bis in estensione dell’art. 70 della Legge sul diritto d’autore, secondo cui:
«1-bis. È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro. Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, sentiti il Ministro della pubblica istruzione e il Ministro dell’università e della ricerca, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, sono definiti i limiti all’uso didattico o scientifico di cui al presente comma».