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Archive for the ‘tram e mezzi pubblici’ Category

di Roberto Morandi

Un tempo Milano era dotata di una fitta rete di tram interurbani (questo il termine in uso a Milano, mentre a Torino per esempio si chiamavano intercomunali), che collegavano la città alla provincia; alcuni sono particolarmente famosi, come il celebre “Gambadelegn” che da Corso Vercelli partiva verso Magenta e Sedriano o quello per Vaprio d’Adda.

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Era il 1825 quando venne realizzato viale Monza, con il preciso scopo di sostituire la vecchia strada per l’omonima cittadina, strada che da Porta Nuova si sviluppava parallelamente alla Martesana per poi percorrere quella che attualmente è la via Ernesto Breda e oltre sul lato ovest della ferrovia cha da Milano si dirige verso nord, ferrovia che in quegli anni non esisteva ancora. (altro…)

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Sono passati solo poco più di cinquant’anni da quando non “sbuffa” più, ma rappresenta tuttora uno di quei simboli che la maggior parte dei milanesi “ricorda”, almeno nel nome.

Di sicuro col passare degli anni molti ricordi perdono di nitidezza e così si rischia di non far conoscere alle nuovissime generazioni una parte importante del nostro recente passato. Ecco perché oggi parliamo di lui, del mitico gamba de legn’.

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Nel 1948, lungo C.so Venezia transitavano ben OTTO linee:

Itinerario Cavour-Palestro Borghetto:

Tram 4: Osp. Maggiore – Via Pacini

Tram 38: P.le Segesta – P.le Susa

Itinerario Cavour-Palestro-C.so B. Aires

Tram 17: P.le Maciachini – P.za Sire Raul

Tram 27: Stazione Nord – Rimembranze di Lambrate

Itinerario lungo C.so Venezia

Tram 2: Stazione Centrale – P.za Bibbiena

Tram 3: Rimembranze di Lambrate – P.za Abbiategrasso

Tram 21: Stazione Lambrate – V.le Corsica (da V. Borghetto a San Babila)

Tram 22 P.le Loreto – P.le Corvetto

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Quando ho scoperto questo blog, non ho potuto che condividerne pienamente lo spirito. Ho deciso pertanto di collaborare con Fabio, scrivendo alcuni articoli.

Ai più attenti non sarà passato inosservato il mio avatar. E’ il logo proposto in origine da Bob Noorda per la Metropolitana Milanese.

Il mio vuole essere un omaggio al designer, recentemente scomparso, ed alla Metropolitana Milanese , che rappresenta uno dei simboli positivi della Milano moderna.

Nell’articolo su “Corso Venezia e i Tram” Fabio chiedeva lumi sui Tram che percorrevano Corso Venezia. Questo articolo vuole fornire alcune risposte.
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L’anno è il 1935 e il luogo è la periferia nord della città, all’inizio del neonato viale Zara.

A parte il gruppo di villette del “Villaggio dei postelegrafonici” compreso tra le vie Pola (città croata dell’Istria), via Torquato Taramelli (geologo, 1845-1922), via Nazario Sauro (patriota, 1880-1916) e viale Zara, l’unico edificio che può dare un riferimento della collocazione di questa immagine è il palazzo bianco che vediamo sulla sinistra che è ancora esistente.

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Anche se è difficile a credersi, quello nella fotografia qui sopra è proprio lo stadio di San Siro.

Non si parlava certamente ancora di “anelli”, neanche di “primo anello”, visto che tribune e gradinate non completavano nemmeno il primo ovale… eppure negli anni ’20 (stiamo parlando di quasi un secolo fa) la stadio, che già ospitava le partite delle due squadre locali, era proprio così.

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Cadorna è sempre stato sinonimo di FNM (Ferrovie Nord Milano). Questo anche quando non si chiamava ancora piazzale Luigi Cadorna, bensì semplicemente piazzale Stazione Nord.

Il generale Luigi Cadorna (1850 – 1928) era Capo di Stato Maggiore all’epoca in cui iniziò la prima guerra mondiale e fu il responsabile dell’intervento militare italiano fin dall’inizio del conflitto. Purtroppo la pesante ritirata di Caporetto segnò in modo abbastanza critico, in senso negativo, la sua carriera. Venne “riabilitato”, anche a seguito dei meriti che comunque aveva avuto, solo nel 1924 da Mussolini.

Ad ogni modo il piazzale era, o almeno sembrava a giudicare dalle foto, molto più ampio rispetto ad oggi, anche se – parere personale – l’ago e il filo che oggi “cuciono” la piazza risultano molto simpatici, come pure i giochi d’acqua della fontana (sebbene spesso non sia in funzione…).

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Rieccoci a parlare di corso Buenos Aires che negli anni ha certamente subito delle grandi trasformazioni, trattandosi di un’arteria radiale tra le più importanti per l’ingresso e l’uscita da Milano.

Corso Buenos Aires, il cui nome precedente era corso Loreto, era la strada principale per arrivare a Monza; ricordo infatti che l’attuale viale Zara, Fulvio Testi e proseguimenti vari furono realizzati nei primi anni del ‘900. In una cartina del 1914, il viale Zara era infatti appenna abbozzato (disegnato con tratteggio) e indicato “nuovo viale per Monza”, in quanto ancora senza toponimo ufficiale.

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Non appena ho ricevuto questa fotografia ho pensato che probabimente avevo già visto i binari del tram in corso Venezia, ma me li ricordavo all’interno della cancellata dei giardini pubblici. A giudicare dalla foto, mi sbagliavo…

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