Rieccoci a parlare di corso Buenos Aires che negli anni ha certamente subito delle grandi trasformazioni, trattandosi di un’arteria radiale tra le più importanti per l’ingresso e l’uscita da Milano.
Corso Buenos Aires, il cui nome precedente era corso Loreto, era la strada principale per arrivare a Monza; ricordo infatti che l’attuale viale Zara, Fulvio Testi e proseguimenti vari furono realizzati nei primi anni del ‘900. In una cartina del 1914, il viale Zara era infatti appenna abbozzato (disegnato con tratteggio) e indicato “nuovo viale per Monza”, in quanto ancora senza toponimo ufficiale.
Il ponte che qui si vede è quello della ferrovia che percorreva tutto il viale Regina Elena (ora viale Tunisia) dalla vecchia stazione Centrale (ora piazza della Repubblica) e proseguiva sempre in sopraelevata sul viale Regina Giovanna, verso destra nella foto. Da lì arrivava al bivio dell’Acquabella situato dove oggi è ubicata piazzale Susa, al termine della via Giuditta Bellerio Sidoli (una tra le poche patriota italiane donna, 1804 – 1871).
Questo bivio ferroviario, importantissimo, instradava o verso Treviglio (e poi Venezia) in direzione est oppure verso Rogoredo (e quindi Bologna) verso sud.
Il servizio di tram, che originariamente arrivava fino a Monza, fu soppresso a favore del traffico automobilistico e sostituito nel novembre 1964, data di inaugurazione del primo tratto Lotto – Sesto Marelli, della linea 1 della Metropolitana Milanese.
Il tram della linea 22 che si nota nella seconda fotografia faceva capolinea in piazzale Loreto e in viale Basilicata (ora viale Lucania) transitando per: corso Buenos Aires, piazza Oberdan, corso Vittorio Emanuele, piazza Missori, Corso Roma (ora corso di Porta Romana), corso XXVIII Ottobre (giorno della “Marcia su Roma” nel 1922, ora corso Lodi), piazzale Corvetto.
errata corrige
la fotografia del ponte ferroviario in corso Buenos Aires indica la provenienza del treno da Via Regina Elena, mentre si tratta di Via Regina Giovanna dove insisteva un terrapieno ferroviario che arrivava fino alla Stazione Centrale nella attuale Piazza Repubblica