Anche se è difficile a credersi, quello nella fotografia qui sopra è proprio lo stadio di San Siro.
Non si parlava certamente ancora di “anelli”, neanche di “primo anello”, visto che tribune e gradinate non completavano nemmeno il primo ovale… eppure negli anni ’20 (stiamo parlando di quasi un secolo fa) la stadio, che già ospitava le partite delle due squadre locali, era proprio così.
Ricordiamo che la denominazione “Stadio Giuseppe Meazza” in onore del calciatore dell’Inter scomparso nel 1979, è avvenuta solo nel 1980. A onor del vero Giuseppe Meazza ha giocato per brevi periodi anche in altre quattro squadre oltre all’Inter (tra le quali anche il Milan) , ma è proprio con i nero-azzurri che ha iniziato e terminato la sua ventennale carriera da giocatore.
Il progetto dello stadio è dello stesso architetto Ulisse Stacchini che ha ideato e progettato la nuova Stazione Centrale. Lo stadio venne inaugurato nel settembre del 1926 addirittura con un derby, il cui risultato fu di 6 reti a 3 per l’Inter.
Nel 1955 iniziano i lavori di ampliamento che modificano radicalmente l’aspetto allo stadio portando la capienza reale a 100.000 posti, ma che per ragioni di sicurezza venne limitata a 85.000 posti di cui 60.000 seduti.
Appare evidente dalla seconda fotografia come la struttura di accesso a rampe elicoidali abbia dato allo stadio un aspetto quasi avveneristico per gli anni ’50. La versione a due anelli venne inaugurata nell’aprile del 1956 con un’avvincente Italia – Brasile terminata 3 a 0 per gli azzurri.
Da notare come negli anni della ripresa e del “boom economico” sia il parcheggio dello stadio che quello di piazza Axum (città dell’Etiopia) siano già colmi di autovetture, ad indicare – fortunatamente – un crescente benessere generale rispetto a solo pochi anni prima…
Un’altro particolare degno di nota è il capolinea del 56 (che affiancava il 38 durante le giornate con eventi sportivi) gremito di vetture delle serie 4000, vetture che anticiparono di molti anni l’avvento dei vari jumbo-tram e dei sirio…
La vettura articolata serie 4000 è stata ottenuta dall’unione di una vettura a due assi della serie 600, con un rimorchio della serie 1301-1500.
E’ storia recente (ma non troppo, visto che sono già passati venti anni) l’ampliamento con il terzo anello che è stato realizzato in occasione dei mondiali di calcio di Italia ’90.
Ricordiamo infine il “povero” palazzetto dello sport, inaugurato nel 1976 e… crollato nel 1985! La sua struttura, originale e innovativa capace di ospitare 18.000 persone purtroppo non ha retto al peso della neve depositatasi sul manto di copertura durante la famosa (per chi se la ricorda) nevicata del gennaio 1985. Tre anni dopo fu abbattuta completamente la struttura ed ora al suo posto c’è una ricca vegetazione.
Nel frattempo – quindi sempre nel 1985 – per ospitare gli eventi sportivi (principalmente di pallacanestro) fu costruito il PalaTrussardi, che modificò il suo nome varie volte in funzione dello sponsor (Vobis, Tucker, Mazda e da ultimo Sharp).
…lo stadio di San Siro non ospitava entrambe le squadre di Milano in quanto una giocava le proprie partite all’Arena e lo ha fatto fin dopo la seconda guerra mondiale, mentre l’altra ha cambiato la propria “sede” casalinga diverse volte (mi pare che il campo fosse nei pressi del Trotter, quello in viale Padova però)
…precisazione anche per Roberto. Il Milan giocava nei seguenti campi : TROTTER ( dove oggi c’è la Stazione Centrale, NON quello di v. Padova ), ACQUABELLA, v. BRONZETTI, VELODROMO SEMPIONE ( ..NON il Vigorelli…), v.le LOMBARDIA ( oggi v.le Campania angolo via Sismondi, via Zanella, via Ostiglia ), qualche partita al Campo Pirelli dell’omonima azienda, una partita al campo di Affori, alcune all’Arena e finalmente il suo Presidente, Pirelli, gli costruì uno stadio avveniristico , per l’epoca, appunto San Siro.
Il sodalizio nerazzurro fece il suo debutto sul campo di Ripa Ticinese 115, alternato all’Arena. Poi costruì un campo discreto in v. Goldoni 61, di fianco alla chiesa ancora oggi presente, poi Arena e San Siro, nel dopoguerra.
L’Inter giocava all’Arena.
Il tram che portava i tifosi allo stadio era il 61 che, da viale Palatino, arrivava direttamente in Piazzale dello Sport dove, tra l’altro, c’erano le casette per le biciclette con tanto di servizio di sicurezza. Erano gli anni ’60: quanto tempo…….
Il Tram 61 è effettivamente esistito, ma credo abbia avuto vita breve.
In una mappa del 53 non compare.
Nel 1961, faceva servizio per le manifestazioni calcistiche/ippiche unitamente alle linee 55/56/59 su percorsi diversi. Il servizio “corrente” per piazza Axum era effettuato dal 38.
Già nel 1968 (ma più probabilmente dopo il riordino a seguito dell’apertura di MM1) il servizio festivo per lo stadio era assicurato dal 15 (che nei festivi sostituiva il 38) prolungato da Segesta ad Axum.
Prima dei lavori del terzo anello ricordo ancora tutti i Jumbotram in Axum (senza che i tifosi in uscita dallo stadio li devastassero, come invece talvolta accade in tempi più recenti…)
Nel 1971 andando verso San Siro il giorno della finale della Coppa dei Campioni, con i tifosi del Feyenord e del Rangers che a poppa e a prua battendo i piedi cantavano i loro inni sociali era il 15….Assordante ma divertente….: “Hei buddy!!!”…..
….Ottavio, l’è no per faa el de puu, ma…..l’anno era il 1970 e oltre agli olandesi del Feyenoord, che vinsero, c’erano i Celtic di Glasgow, non i Rangers… Metà dei Milanesi simpatizzava per gli scozzesi, che tre anni prima avevano clamorosamente sconfitto l’inter di Herrera a Lisbona……l’altrà metà, ovviamente, fu ben felice della vittoria del Feyenoord…..
STEFANO
Celtic giusto…(ho guardato su Wiukipedia)…ma furono anni abbastanza confusi per me…avrai comunque capito dai miei racconti che ho una buona memoria visiva ma non temporale…in tendo ad accavallare gli eventi…anche se mi difendo dicendo a chi mi contraddice che mi “inventa il passato”…Sempre negare anche davanti all’evidenza…Solo per le date date fondamentali di famiglia (nascite, morti, matrimoni) potrei giurare….però mi ricordo la maglia bianca e verde a strisce orizzontali… (maglia bianca e striscia rossa per gli olandesi) poi non mi sono mai interessato molto di calcio…e in quell’occasione forse fu più interesse etnico che calcistico… girando in Piazza Duomo si vedevano tutti quei fans…mai visto così tanto tifo prima di allora…almeno da me….uno scozzese mi offrì anche una birra…(L’ “Ehi buddy” di cui sopra)… così io e un mio amico ne approfittamo per fermarci a parlare inglese…E’ vero che gli scozzesi riscuotevano più simpatie….poi appunto tutto quel tifo sfegatato sul tram…che metteva un po’ d’apprensione ai viaggiatori abituali…….
l’inter giocava all’arena (stadio a mio avviso meraviglioso e tenuto/sfruttato malissimo al momento), mio nonno pur milanista andava all’arena a veder giocare meazza da lui ritenuto il più forte di ogni epoca insieme a rivera.
Mi accorgo solo ora che la foto del tram serie 4000, non è stata scattata in Piazza axum, ma in Piazza Aspromonte.

Gli edifici sullo sfondo sono sul lato Ovest della Piazza.
A seguire il link alla stessa foto, più grande, che permette di vedere meglio gli edifici (grazie a Skymino che ha catalogato un mare di foto storiche di Milano)
Ulisse Stacchini, non Stracchini, che forse ha progettato un caseificio 😀
Corretto… chissà a cosa stavo pensando 🙂
fioeu, giò i man dal me stadi! me l’han ruinà! 2200 partite circa ho visto! di domenica, sabato, mercoledì! a l’era pusse bel prima adesso il prato non è mai bello! e disen che sota gh’è la serpentina per el fregg! prima lel d’acquaven cume i marscid e l’era bell!
e un angolo, quello verso piazza dello sport ha sempre avuto qualche grado meno di caldo rispetto allo stadio..perchè c’era un “buon” giro d’aria!
Ho gustato tutto il servizio fotografico con storia e commenti. Peccato manchino foto dello stadio precedente alla costruzione del secondo anello. Quello in cui ha giocato Meazza per Inter e Milan. Magnifico San Siro! Emozioni di un secolo. Insieme le due squadre milanesi in vetta al calcio mondiale. Abitavo in via Novara 89 al tempo dello stadio primo anello. Davanti solo prati fino al bellissimo indimenticabile ovale di un tenue colore giallo ocra. Passato indenne dalla seconda guerra mondiale con sotto box per cavalli del trotto. Quello stadio esiste ancora, costituisce il primo anello dell’impianto attuale ora in pericolo di abbattimento (roba da matti!). POSSEGGO UN PAIO DI FOTO SCATTATE ALLO STADIO ANNI 40. NON NE VEDO IN GIRO NEI VARI DOCUMENTARI. SAREI DISPOSTO A CEDERLE PER PUBBLICARLE. ercolesabbatini@libero.it