…ed in effetti la statua è inquivocabilmente quella di Cavour, ma sulla destra manca qualcosa… ah, sì, il palazzo dei Giornali, opera di Giovanni Muzio (costruito negli anni 1937-42 e voluto da Benito Mussolini). Il palazzo “svizzero” verrà inaugurato invece nel 1951 (la “casa bassa”) e nel 1952 (la “torre”).
La prospettiva della foto inquadra i giardini pubblici indicativamente dagli archi di Porta Nuova i quali, dal lato verso la piazza Cavour, hanno un tabernacolo con la “Madonna con Bambino fra i Santi Ambrogio, Gervasio e Protasio”. Probabilmente in tanti non lo avranno mai notato… forse ogni tanto converrebbe – magari la domenica mattina – prendere la bicicletta, con la macchina fotografica al collo e via… a fare i turisti nella nostra bellissima città.
A puro titolo di curiosità, in una guida stradale del 1958 gli archi di Porta Nuova vengono definiti “portoni”…
Cavour per la cronaca è morto nel 1861, all’età di 51 anni e a quell’epoca era Presidente del Consiglio a cui succedette Bettino Ricasoli. La delibera del consiglio comunale per la realizzazione della statua a Camillo Benso conte di Cavour avvenne a soli cinque giorni dalla sua morte.
Purtroppo dalla fotografia in alto non si riesce a vedere il naviglio che probabilmente scorreva in corrispondenza della posizione del fotografo. Il naviglio percorreva verso sinistra (rispetto alla foto) la via Fatebenefratelli per arrivare al laghetto di San Marco e verso destra (sempre rispetto alla foto) scorreva lungo la via Senato, San Damiano ecc.
Ricordo che i lavori di copertura dei navigli sono iniziati nel 1929 per terminare indicativamente nel 1932.
Le altre via della piazza erano, in senso orario a partire dalla via Fatebenefratelli: via Principe Umberto ora via Filippo Turati, via Daniele Manin, via Palestro (comune in provincia di Pavia) e via del Politecnico (ora via del Vecchio Politecnico); probabilmente quest’ultima era inesistente al tempo della foto, che dovrebbe risalire ai primi anni del ‘900, considerando che in uno stradario del 1931 non ho trovato traccia di tale via. La via termina in via Marina.
Il “Regio Politecnico di Milano” fondato nel 1863 si è trasferito nell’attuale sede di piazza Leonardo da Vinci nel 1927 e quindi all’epoca della foto era ancora presso il Collegio degli Elvezi e dei Grigioni, sito appunto nell’isolato compreso tra le vie Senato, Marina, Boschetti e San Primo.
Un’ultima nota, questa volta sulla via Manin: un tempo veniva chiamata strada della Cavalchina ed era una strada senza uscita, in quanto concludeva il suo percorso negli orti situati nelle adicenze della mura spagnole. L’architetto Giuseppe Piermarini nel 1770 progettò il “piano della Cavalchina”, che prevedeva la costruzione del palazzo reale con parco dove ora sorgono i giardini pubblici; Daniele Manin, patriota e politico italiano, morirà nel 1857, per cui si può supporre che il nome “strada della Cavalchina” sia rimasto almeno fino a quella data.
I giardini pubblici vennero invece realizzati (al posto del palazzo reale) tra il 1782 e il 1786.
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