E’ certamente uno dei simboli più caratteristici di Milano, quello che per primo molte persone vedono arrivando nella nostra favolosa città.
La sua storia è strettamente legata ad un periodo molto “effervescente” del nostro passato recente: la prima guerra mondiale, il ventennio fascista, la crescita che la nostra città stava vivendo sia in termini di abitanti che di estensione territoriale; non dimentichiamoci che tra il 1918 e il 1923 vennero annessi al Milano oltre una ventina di comuni limitrofi e frazioni annesse, come Affori, Crescenzago, Greco, Turro, Lambrate e il Vigentino tanto per citarne qualcuno.
E’ proprio a causa del progetto non lungimirante relativo alla precedente Stazione Centrale, che a distanza di pochi anni dall’entrata in servizio si è dovuto smantellare quest’ultima per lasciare il posto alla nuova Stazione Centrale. In pratica è stato sufficiente arretrarla di 700 metri e cambiarne l’orientamento per ottenere il risultato desiderato.
L’area interessata dal progetto della nuova stazione Centrale ospitava in precedenza il Trotter, spostato all’inizio del ‘900 tra la via Giacosa e la via Padova (dove tuttora esiste il Parco Trotter) e poi riubicato definitivamente nel 1924 a san Siro.
La storia dei trasporti di Milano è affascinante quanto lo sono le sue opere d’arte e i suoi monumenti; indichiamo raramente siti esterni come fonte di riferimento, ma in questo caso il sapiente lavoro di ricerca e di ricostruzione svolto da Giorgio Stagni è estremamente d’aiuto nel comprendere l’evoluzione delle ferrovie in Milano. Pertanto suggeriamo a tutti la lettura di due pagine interessantissime che raccontano la storia dei “Binari a Milano”. Troverete a quest’indirizzo la prima parte della ricerca e qui la seconda parte.
Ma solo per sintetizzare alcuni punti, scopriamo come la centralità e la topologia della vecchia stazione rappresentarono una limitazione non indifferente alle richieste di espansione. Difatti era posizionata parallela ai bastioni di porta Venezia a pochi metri da essi ed inoltre era configurata come stazione di transito, il che impediva di fatto qualsiasi espansione significativa.
Ricordiamo che venne inaugurata nel 1864 mentre la prima pietra della nuova stazione Centrale fu posata solo 42 anni dopo, nel maggio del 1906 (anche se il progetto definitivo non era ancora stato identificato).
Ulisse Stacchini (1871-1947), l’architetto toscano che vinse la gara con i suoi disegni per la nuova stazione, fu un personaggio molto attivo a Milano. Sono suoi anche i progetti – tra gli altri – dello stadio di san Siro,del ristorante Savini, oltre allo studio di molti edifici, la maggior parte dei quali in stile liberty, come voleva l’estetica di un secolo fa. A lui fu quindi affidata la progettazione del nuovo edificio ferroviario di cui Milano necessitava.
Purtroppo, come anticipato, la Grande Guerra e il relativo dopoguerra, il sensibile cambiamento politico di quegli anni e la continua crescita della città consentirono al progetto di Stacchini di vedere il completamento dei lavori solo 25 anni dopo la posa della prima pietra, il 1° luglio del 1931, giorno dell’inaugurazione ufficiale.
Smantellata la vecchia stazione, rimossi i terrapieni e i rialzi sulla direttrice che unisce piazzale Fiume (ora Repubblica) a piazzale Susa e oltre, si può dire che Milano si trasformò, assumendo da un lato quell’aspetto di metropoli che ogni giorno accoglie innumerevoli persone, auto e treni; ma da un altro punto di vista ha perso quel fascino e quell’atmosfera che permeano ancora dalle immagini di quegli anni. Rammentiamo che nello stesso periodo di passaggio dalla vecchia alla nuova Centrale, un altro “avvenimento” trasformava Milano: la chiusura della cerchia interna dei navigli, avvenuta tra il 1928 e il 1931.
Nel periodo di costruzione del fabbricato viaggiatori e del rialzo – la cui estensione in direzione nord-est è di circa due chilometri – si era realmente in periferia; se si considera che Turro e Greco sono stati inglobati in Milano rispettivamente nel 1918 e 1923, se ne deduce che l’area della stazione è stata proprio al limite dei confini cittadini…
C’è però una nota ancora “negativa” a distanza di ottant’anni dall’entrata in servizio della Centrale: una scarsa qualificazione delle due vie laterali: Sammartini e Ferrante Aporti scorrono dalla testa della stazione lungo i fianchi del rialzo fino a “morire” dopo circa un chilometro e mezzo prima dell’anello di ritorno. Bene, anche se è vero che spesso le zone nei pressi delle stazioni sono in qualche modo penalizzate, occorrerebbe un segnale forte per dimostrare che anche queste aree possono essere valorizzate, sia migliorando gli arredi urbani che agevolando la creazione di servizi di pubblica utilità. A volte è sufficiente una via alberata con una buona illuminazione e qualche bel negozio per trasformare e riqualificare un quartiere.
A molti appassionati di ferrovie (compreso il sottoscritto) piace vedere immagini come la successiva che presentiamo, ma spesso solo perché non ci si vive a pochi metri di distanza…
“Un dubbio mi attanaglia”……nella mia memoria di bambino, davanti alla Centrale, prima della costruzione della metropolitana, io vedo una fontana simile a quella davanti al Castello, poi sostituita definitivamente dal foro del mezzanino del metrò….ho un ricordo fasullo dettato da chissà quale ricordo oppure ho ragione? Con tutte le foto e le cartoline che in questi ultimi anni di interesse cittadino non ho trovato riscontri…chi mi può aiutare? Grazie in anticipo…..
Penso invece che tu faccia riferimento a questa che sembra fosse proprio nei giardinetti laterali, in piazzale Luigi di Savoia. E’ questa?
Gentilissimo,
Probabilmente deve essere questa….una fontana dunque c’era….e assomiglia a quella che ancora esiste nei giardini di Pzza Luigi di Savoia….forse la mia memoria mescola Castello Sforzesco…..Giardini pubblici… (ero un gran frequentatore di fontane) facendo una gran confusione….
Un appello!!! Se qualcuno condivide la mia memoria… guardando il foro del mezzanino…intervenga…a me sembrava grossa…di certo ero piccolo io……e non è che
ho mai fatto navigare barchette alla Centrale……
Per il momento grazie mille, sono appassionato della vecchia Milano e con voi ho trovato uno scrigno prezioso….
A rileggerci….
Scusa gentilissimo……appena finito di scrivere mi sono accorto che è proprio vero…. come da didascalia, la fontana della foto è quella di Pzza Luigi di Savoia – lato dx guardando la stazione…. mentre io intendevo proprio davanti…ripeto dove c’è il foro del mezzanino…come dicevo prima forse confondo le varie vascone delle fontane da me frequentate e il senso estetico me le pone davanti all’ingresso frontale “Galleria delle Carrozze”….
Grazie comunque….e chi sa qualcosa di più…ricostruiamo la Milano degli anni ’50…ma che non sia “fantastica”
grazie ancora e a riscriverci….
Effettivamente anch’io ricordo una fontana o qualcosa di simile in corrispondenza del foro del mezzanino MM2.
La fontana dev’essere stata realizzata in occasione dei lavori MM2, perchè confrontando gli aerofotogrammetrici sul portale cartografico del comune di Milano,
http://www.comune.milano.it/sit2006/sit2006/ot/home/homesit.asp?amb=11&pro=0&aonly=
nelle mappe 1930/56/65 non c’è nulla, mentre nella mappa del 1972 il foro è ben visibile (la MM2 arriva in Centrale il 27 aprile 1970).
Credo che la fontana sia stata rimossa in occasione del lavori per MM3 (inaugurata nel tratto Centrale – Duomo il 3 maggio 1990).
Guardando il fotogrammetrico 1965, le fontane in Piazza Luigi di Savoia erano due, poste sui lati corti di una grande aiuola rettangolare.
Se interessano foto della Stazione centrale e dintorni, segnalo una galleria su flickr
http://www.flickr.com/photos/milan_lera_insc/sets/72157625562231994/with/5296501164/
In realtà è una serie di raccolte di foto storiche raccolte dall’utente Skymino di Skyscrapercity.
Fontana no, fontana sì….qualcuno condivide le mie traveggole? Allora qualcosa c’è stato…magari momentaneamente…comunque mi convinco sempre più che se ci fosse stata veramente non mancherebbero evidenze fotografiche…Ho una foto familiare davanti alla stazione nel 1932 è non c’era… ma la mia memoria insiste……Se ci fosse un terzo….un quarto…..prego farsi avanti… magari con prove tangibili.
Mia mamma in colonia mi mandava cartoline di Milano…saperlo prima, magari avrei un bel tesoro…ma quante ne ho perse e disperse….Insomma c’era la fontana…non c’era….una cosa è certa…scoprire Vecchiamilano è stato salutare….Fautori favorevoli avanti…..
Sono Gianni da sesto s giovanni.
Io abitavo dal 1946 al 75 in via napo torriani e intorno anni 50 specialmente in estate i miei mi portavano guardando frontalmente la stazione sul lato destro la sera perché c’era un giardinetto e una fontana e cosi’ noi piccoli potevamo giocare al fresco. La fontana è quella nella foto
Sto scrivendo la tesi sui Magazzini Raccordati di Stazione Centrale e non trovo nessuna informazione riguardo quest’ultimi. Sai dirmi qualcosa? O sai consigliarmi un sito internet o un testo a cui posso fare riferimento?
Grazie