Ci sono momenti in cui uscendo dal quartiere Brera, e in particolare da via Borgonuovo, si intravede l’inconfondibile sagoma del campanile di San Marco e sembra di ripiombare improvvisamente indietro di un secolo o più.
Questo capita soprattutto nelle domeniche d’autunno, senza traffico (e relativo rumore), magari con un po’ di nebbiolina fine, che trasmette l’impressione di arrivare in via Fatebenefratelli e di dover attraversare il ponte Marcellino per dirigersi verso via Cernaia.
Un angolo molto fotografato ma soprattutto amato, più di tanti altri luoghi ritenuti (sicuramente a ragione) caratteristici di Milano. Molti pittori hanno immortalato la confluenza della Fossa Interna con il laghetto di San Marco (Angelo Inganni, Giovanni Migliara, Giuseppe Canella e altri) a conferma di quanto fosse artistico questo scorcio di città.
I sei ponti e le due chiuse (dell’Incoronata e di San Marco), che sono distribuiti sulla via percorsa dalla Martesana per tutta la sua lunghezza, sono appunto tra gli elementi più ricorrenti nelle (fortunatamente) moltissime fotografie e dipinti che ci testimoniano come fosse incantevole questa zona. Oltre ovviamente alla chiesa di cui abbiamo già avuto modo di parlare.
Ponte delle Gabelle, dell’Incoronata, Castelfidardo, Moscova, Montebello (o dei Medici) e per ultimo quello di San Marco (alla confluenza con la cerchia) sono elementi che tutt’oggi fanno sognare un po’ tutti. Non so se esistono “sondaggi ufficiali” sul desiderio di “rivivere” la città con i navigli e i suoi numerosi ponti, ma certamente quando si discute dell’argomento tra conoscenti e amici, non ho mai sentito qualcuno che non dicesse: “come mi piacerebbe che ci fossero ancora, perché non vengono riaperti?”
Anche il Corriere della Sera scelse questa area per la propria sede (via Solferino scorre praticamente parallela a via San Marco) grazie alla relativa facilità con cui poteva ricevere via acqua i rotoli di carta necessari per la rotative dalle cartiere di Corsico.
Il ponte Montebello è anch’esso uno dei più fotografati, proprio perché immetteva sul laghetto compreso tra la via Montebello e la conca (o chiusa) di San Marco, quella praticamente collocata di fronte alla chiesa.
Le foto che seguono mostrano i vari ponti distribuiti lungo la via; il primo è proprio il ponte Montebello (o dei Medici).
Mentre la seguente immagine mostra il laghetto, ripreso dallo stesso ponte, che quindi non è visibile.
Passiamo quindi a un’immagine relativa al ponte di via Moscova dove era dislocata la la caserma della Guardia di Finanza e la Manifattura dei Tabacchi, prima che quest’ultima venisse spostata in viale Fulvio Testi.
Proseguiamo questa panoramica dei ponti con quello all’incrocio con la via Castelfidardo:
E da ultimo il termine della via San Marco prima del suo incrocio con i Bastioni di Porta Nuova, all’altezza della Conca dell’Incoronata.
Oggi abbiamo dato molto più spazio alle immagini che non alle parole, ma ritengo che in alcuni casi siano molto più esplicative le prime rispetto alle seconde, e certamente via San Marco rientra a pieno titolo in questa categoria.
Buonasera
Mi complimento per il blog veramente stupendo.Posso chiedere un’informazione?Dove avete trovato la mappa di Milano rappresentata in piccola parte a questa pagina?:
grazie per l’attenzione e cordiali saluti!
La puoi trovare nella sezione mappe storiche del sito di Giorgio Stagni al seguente indirizzo:
http://www.miol.it/stagniweb/mappe/mi860.jpg
complimenti per il sito mi sapreste dire QUANDO il naviglio di fianco a S Marco ora Via Fatebenefratelli e stato chiuso? Grazir
quando fu pagata l’ultima gabella al Ponte di Via Castelfidardo?